I Fiumi della Guerra, A Storm of Swords 2' parte

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Danatis
view post Posted on 20/7/2007, 07:27




A SONG OF ICE AND FIRE SESTO LIBRO: I FIUMI DELLA GUERRA (A STORM OF SWORDS – SECONDA PARTE)

• Capitolo 1 – Sansa
Cersei va a prendere Sansa, e le ordina di indossare il suo nuovo vestito e vari gioielli; solo in questo modo Sansa scopre che quello è il giorno del suo matrimonio con Tyrion. Vedendola disperata, Tyrion decide di parlarle da soli per qualche istante; le confessa di non desiderare affatto questo matrimonio, che è stato imposto anche a lui come a lei, e le dà il permesso di rifiutarlo: in tal caso, andrà in sposa a ser Lancel Lannister, che se non altro è più giovane e più bello del Folletto. Sansa accetta di sposare Tyrion: in fondo, tra tutti i Lannister è l’unico ad averla sempre trattata con gentilezza. La cerimonia si svolge velocemente, ma non è certo la festa che Sansa ha sempre sognato: il fisico del suo sposo rendono ogni atto ridicolo; alla fine, per sottrarli alla farsa, Tyrion rifiuta la pubblica spoliazione. Nella loro nuova stanza, Tyrion le confessa la storia della sua prima moglie, Tysha. Poi, in preda all’ansia, Sansa si spoglia e chiude gli occhi, ma Tyrion le risparmia l’accoppiamento: succederà quando lei se la sentirà, oppure mai.

• Capitolo 2 – Arya
Arya giunge insieme ai fuorilegge nella cittadina di Stoney Sept, la più grande che abbia visto da quando ha lasciato Approdo del Re. Harwin le racconta che proprio in questa città si è svolta la Battaglia delle Campane, uno delle più importanti della guerra che ha portato sul trono Robert Baratheon. Appesi a delle gabbie, vi sono una serie di delinquenti, che Arya scopre essere in realtà soldati del nord giunti lì a caccia dello Sterminatore di Re. I fuorilegge si recano ad un bordello chiamato la Pesca. Ad un certo punto, però, sento dei rumori: qualcuno è stato catturato. Quando esce per vedere, Arya scopre che non si tratta dello Sterminatore di Re.

• Capitolo 3 – Jon
Il gruppo di bruti di cui fanno parte Jon e Ygritte raggiunge finalmente la Barriera. I primi di loro iniziano a scalare con chiodi e ramponi, guidati da Jarl. Jon e gli altri assistono impotenti alla caduta dei loro compagni che non ce la fanno, tra cui lo stesso Jarl. Gli altri, invece, riescono a giungere fino in cima e poi a ridiscendere dall’altra parte. Durante la scalata, Jon nota il pianto di Ygritte; lei gli spiega che se avessero trovato il corno di Joramun, là sugli Artigli di Ghiaccio, avrebbero potuto far cadere la Barriera, ed evitare così tutti quei morti.

• Capitolo 4 – Jaime
I Bravi Camerati conducono Jaime, privo di una mano, ad Harrenhal. Per la prima volta lo Sterminatore di Re comprende cosa voglia dire essere schernito dagli altri uomini per la propria debolezza. Nella fortezza maledetta vede sventolare gli stendardi di Forte Terrore e delle Torri Gemelle. È Roose Bolton in persona ad accoglierli, ponendo fine alle sconce risate dei mercenari; quando se ne accorge, non sembra affatto felice della menomazione che hanno inflitto al cavaliere. Vargo Hoat annuncia di voler mandare la mano di Jaime a lord Tywin, minacciandolo di rimandargli il figlio pezzo per pezzo, ma Bolton gli ricorda che per ora la fortezza è sua, e dunque sono suoi i prigionieri. Il lord di Forte Terrore fa curare Jaime da Qyburn, un maestro che la Cittadella ha privato della sua catena. Solo grazie alle minacce del cavaliere, questi accetta di non amputargli parte del braccio.

• Capitolo 5 – Tyrion
Contrariamente alle aspettative di Tyrion, Shae non si è dimostrato né sorpresa né dispiaciuta per il so matrimonio con Sansa: è infatti ben consapevole del potere che continua ad esercitare su di lui. Come richiesto dal Folletto, Bronn ha trovato Symon Lingua d’Argento. Quando Tyrion lo va a trovare, il menestrello, molto più a suo agio e sicuro di sé della prima volta che si sono visti, canta una canzone che evidentemente parla di lui, e con essa lo minaccia: spera infatti di essere chiamato a cantare alla festa di matrimonio che Cersei sta organizzando per Joffrey; in caso contrario, è
pronto a rivelare alla regina e al primo cavaliere la sua storia con Shae. Tyrion gli dice che ci penserà; poi ordina a Bronn di convocarlo con una scusa ed ucciderlo. Il Folletto viene convocato da lord Tywin, che gli mostra le sue due nuove spade in acciaio di Valyria: una sarà il suo regalo di nozze per Joffrey, l’altra è pensata per Jaime. Ciò che dispiace di più a Tyrion, però, è vedere che suo padre è sempre debitamente informato e pronto a rimproverarlo sullo stato della verginità di Sansa. L’unica cosa che lo rallegra è apprendere che lord Tyrell ha rifiutato di far sposare il suo erede con Cersei. Il Gran Maestro Pycelle porta loro notizia delle richieste dei Guardiani della Notte: Jeor Mormont, infatti, è dato per disperso oltre la Barriera insieme a molti dei suoi uomini. Nonostante le perplessità del figlio, lord Tywin decide di assicurare aiuto alla confraternita in nero solo se sceglieranno Janos Slynt come loro comandante. Il Folletto si pente di non aver fatto uccidere l’ex comandante della guardia cittadina.

• Capitolo 6 – Samwell
I Guardiani della Notte hanno raggiunto la fortezza di Craster, e Sam è con loro. Dal piano superiore, il ragazzo grasso sente giungere i pianti e le urla di un parto: Gilly, la ragazzina che nella loro precedente visita gli aveva chiesto aiuto, sta dando alla luce l’ennesimo figlio di Craster. I confratelli muoiono come mosche, di freddo e di stenti. Il cibo inizia a scarseggiare, e Craster con ogni evidenza non desidera che la loro permanenza si prolunghi ulteriormente. Mormont si prepara dunque a partire nuovamente verso la Barriera dopo aver celebrato il funerale dell’ennesimo guardiano della notte. Le mogli di Craster preparano loro le vettovaglie per partire, ma molti dei confratelli in nero si lamentano della pochezza delle provviste; alcuni di loro, infatti, sono convinti che Craster tenga del cibo nascosto per non condividerlo con loro. Da quest’accusa nasce una lite, dalla lite una rissa. Alcuni dei confratelli cercano di opporsi ai ribelli, ma questi ultimi uccidono Craster; piuttosto che subire un’accusa di diserzione, uccidono anche Mormont e molti dei loro compagni. Quelli che riescono a salvarsi dalla devastazione fuggono. Sam non vuole abbandonare il cadavere del lord comandante, e resta lì solo, in mezzo ai disertori. Ascolta così le ultime parole che Mormont dedica al figlio in esilio. Poi, due vecchie conducono Gilly al cospetto di Sam, ed insieme lo pregano di portare in salvo la ragazza ed il suo bambino appena nato.

• Capitolo 7 – Arya
I fuorilegge non hanno catturato lo Sterminatore di Re, che stavano cercando, ma Sandor Clegane, che si stava dirigendo a nord, verso la Barriera. Il Mastino è portato al cospetto dei confratelli; solo dalle sue parole Arya riconosce in un uomo magro e brutto, che le sembra uno spaventapasseri, lord Beric Dondarrion, il capo della fratellanza senza bandiere. Beric ed i suoi uomini accusano Sandor di vari crimini compiuti dai Lannister, ma egli nega ogni sua responsabilità: non è più al servizio di Castel Granito, e non sa nulla dei delitti che loro gli attribuiscono. Arya, però, lo accusa di un omicidio che è certa abbia compiuto: quello di Mycah. Sandro si difende sostenendo di averlo fatto su ordine reale, e Beric decide di sottoporlo al giudizio di R’hllor: ci sarà un processo di combattimento, e sarà lord Beric a sfidare il Mastino. La sua spada fiammeggiante non è sufficiente a risparmiare a Dondarrion la sconfitta; Sandor, però, non è in grado di gustarsi la vittoria: benché sia libero, il suo volto ed il suo braccio stanno bruciando nuovamente. Arya sente una presenza alle sue spalle: contrariamente alle apparenze, Beric è sopravvissuto allo scontro.

• Capitolo 8 – Catelyn
A Delta delle Acque si tiene il grande funerale di lord Hoster. Secondo il rito, il corpo di lord Tully viene posto su una barchetta e viene abbandonato sul fiume, mentre Edmure deve colpirlo con una freccia infuocata. L’emozione gioca un brutto scherzo al nuovo lord, ed è ser Brynden a prendere il suo posto. Nel castello giunge una delegazione di lord Frey, guidata da suo figlio Lothar lo Zoppo e da uno dei suoi bastardi. I due giovani protetti di lady Catelyn hanno scritto a loro nonno: giunge così la notizia della caduta di Grande Inverno e della morte del suo castellano, ser Rodrik; secondo la versione dei due Walder, la grande fortezza del nord è stata bruciata da Theon Greyjoy, subito catturato dal bastardo di Bolton e dagli uomini di Forte Terrore. Oltre a portare questa notizia, Lothar propone ad Edmure il matrimonio con la sua sorellastra Roslin, con cui i Tully ed i Frey potrebbero ricomporre la loro alleanza. Nonostante le perplessità di Robb, però, il matrimonio dovrebbe tenersi subito. Colpito nel suo orgoglio dal ricordo dei suoi recenti errori, Edmure è costretto ad accettare per emendarsi.

• Capitolo 9 – Davos
I carcerieri e ser Axell Florent, zio della regina, si recano nelle segrete per condurre Davos al cospetto del re. Nei suoi confronti, ser Axell si dimostra molto meno amichevole di quanto sia stato in passato; egli ritiene di avere in mente il piano che può portare Stannis di nuovo sulla breccia, e promette all’ex contrabbandiere dell’aiuto ed una nave in cambio del suo appoggio, grazie al quale spera di diventare primo cavaliere. Stannis sembra molto contento di vederlo, per la prima volta dopo la battaglia sulle Rapide Nere. Quando gli chiede quale sia la pena per il tradimento, Davos è costretto a rispondergli che si tratta della morte, nonostante che tema di essere condannato per questo: ma capisce ben presto che il re si riferisce a lord Alester, non a lui. Stannis gli chiede un giudizio sul piano elaborato da ser Axell e da Salladhor Saan: attaccare l’Isola dell’Artiglio, indifesa ma piena di tesori, per vendicarsi del tradimento di lord Celtigar. Sotto lo sguardo indagatore dello zio della regina, Davos dichiara che si tratterebbe di un atto vile e del tutto inutile alla causa del re. Il re fa allontanare ser Axell e convoca invece Melisandre. Davos cerca di spiegargli i motivi del suo odio verso la sacerdotessa rossa. Stannis fa inginocchiare il cavaliere e lo fa rialzare nuovamente, come lord del Bosco della Pioggia e Primo Cavaliere. Quando Melisandre arriva, parla con Stannis di Edric Storm: nelle sue vene scorre il sangue di Robert Baratheon, ed il sangue di re serve per il suo incantesimo. Stannis, però, le impone di accontentarsi delle sanguisughe. Il re le getta nel fuoco acceso davanti a loro e pronuncia la sua maledizione contro gli usurpatori: Balon Greyjoy, Joffrey Baratheon e Robb Stark.

• Capitolo 10 – Jaime
Jaime si reca nella stanza dei bagni e si immerge in una vasca insieme a Brienne, nonostante il pudore della guerriera. Davanti a lei, lo Sterminatore rievoca gli eventi che lo portarono ad uccidere re Aerys: traviato dai consigli degli alchimisti, l’ultimo dei Targaryen voleva infatti distruggere la capitale con l’altofuoco, e piuttosto che soccombere al nemico aveva ordiato a Jaime stesso di uccidere suo padre. Il ricordo lo fa star male, e Jaime cade svenuto; tocca a Brienne assisterlo. Dopo essere stato curato da Qyburn, il comandante della Guardia Reale e la fanciulla di Tarth vengono portati al cospetto di lord Bolton. Egli spiega ai suoi ospiti i piani di Vargo Hoat: il mercenario ha mutilato Jaime per renderlo un ostaggio di minor valore ai suoi stessi occhi, nella speranza di poterlo vendere agli uomini dei Karstark in cambio della mano dell’erede di Karhold.
Quando Jaime gli promette di non accusarlo di quell’infortunio, Roose Bolton accetta di lasciarlo tornare ad Approdo del Re. Brienne lo ringrazia, ma solo allora Bolton le confessa di aver intenzione di lasciarla nelle mani dei Bravi Camerati.

• Capitolo 11 – Tyrion
Un gruppo di dorniani giunge in vista di Approdo del Re per assistere al matrimonio di re Joffrey e per prendere possesso del seggio al consiglio ristretto che Tyrion ha promesso al principe Doran. È proprio il Folletto ad essere chiamato a guidare la delegazione che li accoglie. Sotto i suoi occhi, sfilano gli stemmi di tutte le più importanti case di Dorne, e il nano di rende conto di quanto poco nobile sia il suo seguito, al confronto di quello. Con rammarico, Tyrion nota anche che sotto lo stendardo di Lancia del Sole marcia un uomo troppo forte e troppo giovane per essere Doran Martell: si tratta infatti di suo fratello Oberyn, detto la Vipera Rossa. Questi ha una fama infausta, e nessun uomo nei Sette Regni potrebbe essere accolto peggio al matrimonio di una Tyrell. Oberyn gli racconta le circostanze del loro primo incontro, quando Tyrion era appena nato. Poi, egli insiste per ottenere la giustizia che è stata promessa loro per la morte di sua sorella Elia.

• Capitolo 12 – Arya
In un villaggio si svolge uno scontro tra la fratellanza senza bandiere e i Guitti Sanguinari; gli uomini di lord Beric riescono a sconfiggere i loro nemici. Arya è delusa per non poter combattere, nonostante che lo faccia anche Ned, lo scudiero di lord Beric, che è poco più vecchio di lei. Beric si lamenta con Thoros: troppe volte, ormai, è tornato dalla morte. Arya, sorpresa, chiede al prete rosso se è sempre possibile riportare in vita i morti: ma egli le risponde che tutto dipende dagli dei, e che un uomo decapitato non può più tornare in vita. La ragazzina teme che sua madre e suo fratello non vogliano pagare il suo riscatto, ma lord Beric la rassicura. Gendry decide di unirsi alla fratellanza senza bandiere, e lord Beric lo rende cavaliere e lo accoglie tra di loro. Il Mastino ritorna, sperando di riprendersi l’oro che i fuorilegge gli hanno sottratto, ma essi deludono le sue speranze e Sandor e se ne va.

• Capitolo 13 – Bran
Bran, Hodor, Meera e Jojen raggiungono Queenscrown, una torre che si erge su un’isoletta circondano da un ampio fossato. Decidono di rifugiarsi laggiù per la notte. Dalla torre, avvistano un ampio gruppo di persone avvicinarsi al villaggio poco distante ed accendere dei fuochi. Nel sonno, Bran si immerge nei panni di Estate ed esce nella pioggia, a vedere di chi si tratti.

• Capitolo 14 – Jon
I bruti hanno attraversato il Gift di Brandon e raggiunto il nuovo Gift. Decidono di accamparsi in un villaggio, nei pressi di Queenscrown. Jon mostra a Ygritte il passaggio nell’acqua che conduce verso la torre; mentre parlano dei rapporti tra uomini e donne, emergono tutte le loro differenze culturali. Styr manda a chiamare Jon: per mettere alla prova la sua fedeltà, gli chiede di tagliare la gola ad un anziano prigioniero. Jon rifiuta, e viene accusato insieme ad Ygritte di tradimento; per redimersi, la ragazza, piangendo, uccide il vecchio. Styr ordina ai suoi uomini di uccidere Jon; lo feriscono, ma un metalupo grigio si intromette tra di loro permettendogli di scappare. Jon si chiede se sia il metalupo di Robb, tornato a nord. Jon cavalca a più non posso, cercando di allontanarsi da Queenscrown e dare l’allarme al Castello Nero.

• Capitolo 15 – Daenerys
Daenerys giunge con i suoi uomini, i dothraki e gli immacolati a Yunkai, un’altra città sulla Costa degli Schiavisti. Yunkai è difesa da propri soldati e da due compagnie di mercenari: i Secondogeniti ed i Corvi della Tempesta: circa cinquemila uomini che si preparano a resistere al suo attacco. La giovane Targaryen vorrebbe poter evitare spargimenti di sangue, ma sa bene che questo sarà molto difficile. Varie delegazioni visitano la tenda di Dany, al fine di scongiurare la battaglia. Ordina ai tre capitani dei Corvi della Tempesta di proporre ai loro uomini di unirsi a lei, ma essi la assicurano che non accadrà. Mero, detto il Bastardo del Titano, capitano dei Secondogeniti, le dimostra un atteggiamento anche più intransigente e nella sua tracotanza la minaccia; Dany gli regala varie botti di vino da dividere con i suoi soldati. I Saggi Maestri, governanti della città, tentano di comprare la resa della Madre dei Draghi. Quella notte stessa, Dany ordina di combattere: è convinta di poter cogliere gli abitanti di Yunkai alla sprovvista e i Secondogeniti ubriachi. Prima dell’attacco, viene raggiunta da Daario
Naharis, uno dei capitani dei Corvi della Tempesta, che le porta in dono la fedeltà dei suoi compagni e la testa degli altri due capitani, che si erano opposti. Durante la battaglia, Dany vince l’attesa facendosi narrare da Arstan i più grandi successi di Rhaegar, tra cui spicca la vittoria nel torneo di Harrenhal. Dothraki, immacolati e Corvi della Tempesta vincono la battaglia. Mero è messo in fuga, ed i Secondogenito rimasti si uniscono all’esercito di Daenerys. Gli schiavi di Yunkai inneggiano alla regina chiamandola Madre: Dany rivive così una delle visioni che aveva avuto nella Casa degli Eterni.

• Capitolo 16 – Arya
Arya torna a Cuore Alto. Gendry parla con Thoros, che un tempo acquistava le sue spade nella fucina di Tobho Mott, di cui il giovane era apprendista. Il fantasma di Cuore Alto pronuncia una profezia: ha sognato infatti un lupo che ulula da solo nella pioggia; ha sognato il clangore dei tamburi in cui si confonde il triste rumore delle campanelle; ha sognato una fanciulla ad una festa con dei serpenti tra i capelli, e poi che abbatte il gigante che ha distrutto il suo castello. Infine, sembra riconoscere Arya, e la accusa di puzzare di morte. Arya parla con Ned, lo scudiero di lord Beric, e scopre che si tratta di Edric Dayne, lord di Stelle al Tramonto. Quest’ultimo le rivela che la mamma di Jon Snow è Wylla, una servitrice della sua nobile casa. Arya si arrabbia con lui quando Ned le racconta di sua zia Ashara, che si sarebbe suicidata perché il suo cuore era stato spezzato da Eddard Stark. Harwin la consola, proponendo una diversa versione dei fatti. I fuorilegge scoprono che Robb e Catelyn sono in viaggio verso le Torri Gemelle; desistono dunque dall’idea di condurre Arya a Delta delle Acque, e pensano di riportarla invece da lady Smallwood. Arya, delusa, decide di fuggire, sperando che questa volta Harwin non riesca a riprenderla. Scappando, però, la ragazzina cade tra le braccia del Mastino.

• Capitolo 17 – Jaime
Jaime parte da Harrenhal, diretto ad Approdo del Re con una scorta di uomini di lord Bolton. Partendo, scopre che a causa di una sua bugia i Guitti Sanguinari pretendono un riscatto impossibile per Brienne, ma decide di non occuparsene.
Lungo il tragitto, lo Sterminatore di Re fa uno strano sogno: si trova incatenato nei sotterranei di Castel Granito insieme a Brienne, e deve affrontare tutti i fantasmi del suo passato: i vecchi lord di Lannister, i membri della Guardia Reale di re Aerys e il principe Rhaegar. Quando si risveglia, decide di tornare indietro, ed impone la sua scelta alla scorta: se non lo accompagneranno, sosterrà davanti a suo padre che è stato Roose Bolton a fargli tagliare la mano. Ad Harrenhal, intanto, Brienne è stata gettata nell’arena per combattere contro un orso con una spada spuntata. Quando raggiunge il castello, Jaime si lancia nella fossa per aiutarla a fuggire, mentre Steelshanks ed i suoi tengono occupati i Bravi Camerati.

• Capitolo 18 – Catelyn
Robb parte verso le Torri Gemelle, per il matrimonio di suo zio Edmure. Jeyne e buona parte dei Westerling restano a Delta delle Acque; il re e la regina si salutano per ben tre volte. Edmure spera che la ragazza scelta per lui da lord Walder sia attraente; Catelyn lo rimbrotta aspramente, inimicandosi il fratello. Durante il viaggio, giunge la notizia della morte di re Balon Greyjoy; poco dopo la sua morte, è giunto a Pyke suo fratello Euron. Robb ha intenzione di approfittare della confusione che nascerà da questi eventi per recarsi a nord a combattere gli Uomini di Ferro e riconquistare Grande Inverno. Prima che lui parta per la guerra, però, il nord ha bisogno di un erede al trono: dei suoi fratelli, infatti, Bran e Rickon sono morti, Arya è dispersa, e Sansa è sposata con Tyrion Lannister. Opponendosi ai consigli della madre, Robb intende designare Jon come proprio erede. Invece di seguirlo al nord, Catelyn sarà dirottata a Seagard, ospite di lord Jason Mallister; la donna, però, intende la decisione del figlio come una prigionia.

• Capitolo 19 – Samwell
Sam, Gilly ed il bambino raggiungono un villaggio abbandonato. Per una attimo a Sam pare di riconoscervi Whitetree, che aveva visitato prima di giungere al Pugno dei Primi Uomini, ma ad un’osservazione più accurata non ne è affatto certo. Vorrebbe raggiungere la Barriera, ma teme di non farcela; la presenza della ragazza e del neonato, però, lo convincono di dover trovare coraggio anche per loro. Per consolarli, canta una canzone sui Sette Dei. Di notte, sogna della Collina del Corno. Quando si sveglia, sente uno strano freddo nell’aria. Ben presto si rende conto della vicinanza di alcuni dei suoi vecchi compagni dei Guardiani della Notte; Chett, il Piccolo Paul e altri, tutti morti nei pressi del Pugno.
Il giovane Guardiano della Notte estrae il proprio pugnale di ossidiana e tenta con esso di colpire i non-morti, ma l’arma non è sufficiente. Quando ormai sta per perdere le speranze, dei corvi colpiscono i volti dei e gli permettono di allontanarsi insieme a Gilly e al bambino. D’un tratto, sente qualcuno chiamarlo. Scorge così un uomo vestito nel nero dei Guardiani della Notte, a cavalo di un alce. Quando afferra la sua mano protesa, però, si rende conto che essa è fredda come il ghiaccio.

• Capitolo 20 – Arya
Arya è ormai prigioniera di Sandor. Insieme raggiungono un fiume: la ragazzina crede si tratti delle Rapide Nere, e che il Mastino la stia riportando dai Lannister, ad Approdo del Re. Ci mette un bel pezzo per rendersi conto invece che è il Tridente: Clegane la sta portando verso le Torri Gemelle, dove spera di ottenere un riscatto da sua madre e suo fratello, e di mettersi al servizio del re del Nord.

• Capitolo 21 – Jon
Dirigendosi al Castello Nero, Jon passa per Città della Talpa, e avverte gli abitanti del villaggio della minaccia che sta giungendo da sud; consiglia loro di recarsi al Castello Nero, dove i Guardiani della Notte li proteggeranno. Poi prosegue verso la Barriera. La prima persona che incrocia quando raggiunge il Castello Nero è Donal Noye; invece di catturarlo, come dovrebbe fare con un voltagabbana, l’armaiolo lo porta da maestro Aemon perché venga curato. Nelle sue stanze, Jon scopre quale sia stato il destino dei suoi compagni: Jeor Mormont è morto, e solo pochissimi di neri sono rientrati in sede. Poi Jon sviene. Quando si risveglia, accanto a lui ci sono Pyp e Grenn: essi sono costretti a raccontargli che Bowen Marsh non e’ più al castello. Quel che è peggio, i ragazzi devono rivelare a lord Snow della caduta di Grande Inverno e della morte di Bran e Rickon; ma a Jon quella notizia sembra impossibile: è infatti convinto di aver visto Estate, a Queenscrown, prima di abbandonare i bruti.

• Capitolo 22 – Catelyn
Finalmente Robb ed i suoi uomini raggiungono le Torri Gemelle. Non appena entrati nel castello, il re del nord, su consiglio di Catelyn, chiede di mangiare un po’ di pane e di sale, per essere protetto dalle leggi dell’ospitalità.
Lord Frey pretende che Robb chieda formalmente scusa per il tradimento del patto matrimoniale davanti a tutte le fanciulle della sua casa, e Robb esegue con garbo. Edmure è più che soddisfatto dalla visione della sua futura sposa, Roslin: nonostante tutte le sue nere previsioni, è bella quanto basta, e, secondo l’indagine compiuta da Catelyn, è fertile. Davanti a loro, però, Roslin piange. Roose Bolton li raggiunge, portando due pessime notizie: lungo il Tridente, dei gruppi di Lannister hanno catturato una parte delle sue truppe, e a Grande Inverno sono morti anche Cley Cerwin e Leobald Talhart, oltre a ser Rodrik Cassel; in compenso, Theon Greyjoy è prigioniero di Ramsay, il bastardo di Bolton, che sta provvedendo a scuoiarlo vivo.

• Capitolo 23 – Arya
Arya e Sandor si dirigono verso le Torri Gemelle. Quando incontrano gli esploratori, Sandor dichiara loro di essere venuto per portare un regalo di nozze di lady Whent. Grazie a questo stratagemma, riescono ad infiltrarsi nel campo nei pressi del castello.

• Capitolo 24 – Catelyn
Finalmente si tiene la grande festa per il matrimonio tra Edmure e Roslin. La festa è stata divisa in due: all’interno della fortezza dei Frey vi è quella per i nobili, nell’accampamento all’esterno festeggiano i soldati. Alla festa dei nobili vi sono grandi canti e musiche, ma l’orchestra non è particolarmente intonata. Quando gli uomini e le donne trascinano i due sposi nelle loro stanze, spogliandoli secondo la tradizione, né Robb né Cat si uniscono a loro. Restando nella sala grande Cat nota che c’è qualcosa che non va: ser Edwyn Frey strattona infatti Dacey Mormont. Solo allora Cat collega tutta una serie di eventi: l’assenza di ser Perwyn, che l’aveva accompagnata alla corte di re Renly, quella di Olyvar, un tempo scudiero di Robb, e quella di Alesander, un cantante, insieme al pianto di Roslin, possono testimoniare una cosa sola. Lady Stark vede i musicisti trasformarsi in arcieri, e colpire con le loro frecce gli uomini del re del nord. Per proteggere suo figlio, Catelyn attacca un pugnale alla gola di Aegon Campanello, e minaccia di ucciderlo; lord Frey, incurante della vita del minorato, ordina di eliminare il suo re; lord Bolton esegue. Mentre Cat taglia la gola ad Aegon, qualcuno fa lo stesso con lei.

• Capitolo 25 – Arya
Nell’accampamento, Arya e Sandor vedono dei combattimenti, e capiscono che qualcosa non va. Sandor vorrebbe andarsene, ma Arya cerca di convincerlo ad entrare per aiutare sua madre e suo fratello, che probabilmente di trovano in pericolo. Davanti al suo rifiuto, la ragazzina decide di andare da sola, ma l’ascia di Clegane la colpisce alla testa.

• Capitolo 26 – Tyrion
Convocato da suo padre, Tyrion si reca nella Torre del Primo Cavaliere. Qui, vede i sorrisi trionfanti stampati sui volti dei presenti, e Joffrey gli annuncia che Robb Stark è morto. Il re chiede in regalo la testa del nemico per donarla a Sansa, e ne nasce un alterco con il Folletto. Lord Tywin cerca di intromettersi, per calmare i bollenti spiriti del nipote, e questi risponde accusandolo di essere un vigliacco. Calmissimo, il Primo Cavaliere caccia Joffrey dalla stanza, ed inizia a parlare dei duri insegnamenti che il ragazzo merita. Quando Cersei se ne va, Tywin spiega a Tyrion i passi compiuti per ottenere l’alleanza dei Frey. In cambio di quel tradimento, lord Walde ha ottenuto Delta delle Acque per il suo secondogenito, ser Emmon, la mano di Lancel e Devan Lannister per due delle sue figlie, e quella di Joy per uno dei suoi bastardi. Roose Bolotn, invece, diventerà Protettore del Nord avrà il permesso di prendere in casa Arya Stark, che Ditocorto è riuscito in qualche modo a trovare, in modo che un giorno possa sposare Ramsay.

• Capitolo 27 – Davos
Alla Roccia del Drago giunge la notizia della morte di Robb Stark (le Nozze Rosse, come vengono chiamate). Melisandre pretende da Stannis il giovane Edric Storm: solo grazie al suo sacrificio a R’hllor potrebbero rinascere i draghi. Davos, però, si oppone, e Stannis segue il suo consiglio: due non sono tre, e Joffrey è ancora vivo, nonostante l’incantesimo della sacerdotessa rossa. Se morirà, però, il destino del bastardo di re Robert sarà segnato. Davos parla con Salladhor Saan; il pirata lo perdona per aver fatto fallire i suoi piani, e si complimenta con lui per gli uomini fidati che sta raccogliendo attorno a sé in gran segreto. Un lord e Primo Cavaliere non può non saper leggere: maestro Pylos tenta di insegnarglielo, dopo le lezioni che tiene ad Edric, Shireen e Daven. Maestro Pylos lo fa esercitare con una vecchia
lettera spedita dai Guardiani della Notte, che il predecessore di Davos, Alester Florent, aveva ignorato. La lettera parla dei bruti che si stanno dirigendo al di qua della Barriera, ma Davos, turbato, chiede di poterne leggere un’altra.

• Capitolo 28 – Jon
Quando Jon si alza al Castello Nero, vede Città della Talpa che sta bruciando, a causa dell’azione dei bruti. Nonostante a sua gamba dolente, sceglie di andare a difendere la fortezza insieme ai suoi compagni. In quel momento, però, la mancanza di mura sembra un problema insormontabile. Jon si trova su una torretta insieme ad alcuni ragazzi ancora in addestramento: Satin, Owen il Demente, Dick il Sordo. Quando i bruti giungono, i giovani si difendono con arco e frecce. La battaglia sembra persa, ma i Guardiani della Notte resistono. È il fuoco delle torce, usate come frecce, a respingere il nemico. Jon scende dalla torretta e guarda i bruti morenti. Tra i corpi trova quello di Ygritte. Vorrebbe portarla in salvo, ma la ragazza muore tra le sue braccia.
 
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