Il Portale delle Tenebre, A Storm of Swords 3' parte

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Danatis
view post Posted on 20/7/2007, 07:33




A SONG OF ICE AND FIRE SETTIMO LIBRO: IL PORTALE DELLE TENEBRE (A STORM OF SWORDS – TERZA PARTE)

• Capitolo 1 - Bran
Bran, Hodor, Meera e Jojen raggiungono il Nightfort e, nonostante il timore per le oscure leggende che lo circondano, si sistemano per la notte nelle sue cucine. Di notte, Bran viene svegliato di soprassalto da alcuni rumori, e chiama i suoi compagni. Una grossa ombra esce dal pozzo; Meera getta la sua rete per catturare il visitatore misterioso. Bran ed i suoi amici scoprono che si tratta di Samwell Tarly, che ha attraversato un ponte sotterraneo per cercare Bran. Su ordine di Manifredde Sam conduce Bran ed i suoi amici oltre la Barriera tramite la Porta Nera.

• Capitolo 2 - Daenerys
Per superare le solide mura di Meereen, Dany manda i suoi uomini attraverso le fognature. La regina si lascia avvicinare dai cittadini di Meereen, che ritengono fortunato chiunque la tocchi. Purtroppo, però, tra di essi si nasconde Mero, Il Bastardo del Titano, che tenta di ucciderla per vendicarsi della sconfitta subita a Yunkai. Solo l’intervento provvidenziale di Arstan Barbabianca e del suo bastone salvano l’ultima dei Targaryen dalla morte. Quando Dany annuncia di voler rendere cavaliere l’anziano scudiero, però, ha una spiacevole sorpresa: scopre infatti che si tratta di ser Barristan Selmy, un tempo comandante della Guardia Reale dell’Usurpatore Robert Baratheon. Nel confessare la verità, Barristan accusa di tradimento ser Jorah, che non può negare. Dany decide di rinchiudere entrambi nelle segrete.

• Capitolo 3 – Tyrion
Tyrion si prepara per la festa matrimoniale di re Joffrey. Prima della cerimonia, va da Shae, e fanno l’amore in mezzo agli scheletri dei draghi. Per proteggerla, medita di farla sposare a qualcuno, magari ser Talllad, che già la ragazza guarda con civetteria.

• Capitolo 4 – Sansa
Sansa e Tyrion assistono al matrimonio di Joffrey. Gli vengono consegnati vari regali di nozze: in particolare, lord Tywin gli regala una delle due spade di acciaio di Valyria forgiate rifondendo Ghiaccio; Joffrey le mette nome Pena delle Vedove. Il re non è altrettanto deliziato dal regalo che gli viene fatto da Tyrion, un libro prezioso e raro intitolato ‘Vita dei quattro re’: con la spada donatagli dal nonno, infatti, distrugge il libro in mille pezzi. Quando viene invitato a fare attenzione con l’acciaio di Valyria, risponde di non esservi, e Tyrion gli promette di cambiare il suo dono con un pugnale in quello stesso materiale. Tornando verso casa, Tyrion pone a Sansa delle strane domande sulla sorte di Bran.

• Capitolo 5 – Tyrion
Dalla risposta datagli da Joffrey, Tyrion intuisce che è stato lui ad assoldare qualcuno per uccidere il piccolo Bran. Il Folletto e sua moglie Sansa si recano finalmente alla grande festa in onore della nuova coppia reale; sulla pedana dei nobili vi sono tutti i Lannister, i Tyrell e i Martell. Joffrey, forse consapevole dell’intuizione dello zio, trascorre tutto il suo tempo a prendersi gioco di lui. Lo costringe infatti ad assistere ad un duello tra nani cavalcati su un maiale ed un cane, e poi a prendevi parte; vista la pronta reazione di Tyrion, che riesce a rivoltare contro di lui ogni celia, Joffrey gli versa sul vestito il proprio vino e lo designa nuovo coppiere. Proprio rivestendo questo nuovo ruolo, Tyrion vede Joffrey tossire fino a strozzarsi e stramazzare al suolo, morto. Cersei accusa suo fratello di avere ucciso il re.

• Capitolo 6 – Sansa
Approfittando della confusione generata dal malessere di Joffrey, ser Dontos riesce a condurre Sansa fuori dalla Fortezza Rossa, per tutta una serie di sentieri segreti. Giunti in riva al fiume, vengono raccolti da una barca che li conduce verso una nave che li attende al largo. Lì, Sansa scopre che il suo salvatore non è altri che Petyr Baelish. Tutto ciò in cui ha creduto fino a quel momento crolla di colpo: Ditocorto uccide ser Dontos e rivela alla ragazza che egli l’aveva venduta e sarebbe stato pronto a venderla ancora.

• Capitolo 7 – Jaime
Jaime fa finalmente ritorno ad Approdo del Re, ma per la strada nessuno lo riconosce fino a che non incontra le Guardie Reali. Non appena vede Brienne, ser Loras Tyrell chiede la sua morte, costringendo Jaime a prendere le sue difese e a rinchiuderla in una cella. Cersei si trova in una cappella, a pregare sul cadavere di Joffrey. Jaime la raggiunge e fanno l’amore, dopo tanto tempo. Quando incontra suo padre, Jaime scopre che ha intenzione di allontanarlo dalla Guardia Reale per potergli lasciare Castel Granito; per di più, vuol far sposare entrambi i gemelli. Jaime rifiuta la prospettiva, e lord Tywin, arrabbiato, lo caccia.

• Capitolo 8 – Davos
Con l’aiuto del suo gruppo di uomini fidati e la complicità di maestro Pylos, Davos rapisce Edric Storm e lo consegna ad Andrew Estermont, cugino del re, perché lo porti in salvo, lontano dalle grinfie della sacerdotessa rossa. Poi si reca da Stannis, e gli conferma la notizia della morte di Joffrey. Quando gli viene chiesto di condurre da loro il ragazzo, Davos deve confessare ciò che ha fatto. Davanti all’ira del re, però, mostra loro la lettera con cui i Guardiani della Notte hanno chiesto aiuto.

• Capitolo 9 – Jon
I bruti attaccano, e sono i vecchi e gli invalidi dei Guardiani della Notte a dover difendere il Castello Nero, sotto la guida dell’armaiolo Donal Noye. Per superare la Barriera, i bruti ed i giganti loro alleati cercano di abbattere i cancelli di ingresso. Quando Donal Noye va a controllare i danni fatti alla porta e a combattere gli aggressori, lascia il controllo della Barriera a Jon. Donal Noye non fa più ritorno. Quando Jon va a vedere quale sia stato il suo destino, lo trova morto. Qualcun altro deve prendere il comando, ma non si può trattare né del vecchio ser Wynton Stout (che, dopo cinquant’anni da ranger, non c’è più con la testa), né di maestro Aemon: tocca dunque a Jon prendersi una simile responsabilità.

• Capitolo 10 – Arya
Dopo aver appreso la notizia della morte di Robb e Catelyn, Arya e Sandor si dirigono verso la Valle di Arryn: il Mastino spera infatti di ottenere un riscatto lasciando la ragazzina a sua zia Lysa, lady del Nido dell’Aquila. Lungo la strada si fermano in un villaggio sulle pendici delle Montagne della Luna, e lavorano per gli abitanti del luogo. Ben presto, però, essi li cacciano: hanno riconosciuto il Mastino e temono le conseguenze della loro ospitalità.

• Capitolo 11 – Tyrion
Ser Kevan si reca nelle segrete a visitare Tyrion, e gli chiede di presentare una lista di testimoni; il Folletto però non riesce a trovare nessun altro nome che quello di sua moglie, Sansa Stark, ormai data per dispersa. In compenso, ottiene l’autorizzazione di vedere il suo scudiero, Podrick Payne. Dietro suo ordine, il giovane Podrick conduce da lui Bronn; il mercenario si sta per sposare con la nobile demente Lollys Stokeworth, incinta di un figlio a causa della violenza subita durante la sommossa del pane, e rifiuta di difendere il nano in un processo per combattimento. Ser Kevan suggerisce allora al nipote di confessare e chiedere di entrare nei Guardiani della Notte. I giudici di Tyrion sono lord Tywin, Mace Tyrell e Oberyn Martell. Nel corso del processo quasi tutta la corte si presenta a testimoniare contro di lui: tutti i membri della Guardia Reale, il Gran Maestro Pycelle, molte persone del gruppo dei Tyrell (tra cui una certa lady Merryweather, che lo avrebbe visto versare qualcosa nel bicchiere di Joffrey) ed anche Varys, di cui Tyrion un tempo si fidava. Quella notte, il Folletto riceve una visita inaspettata: si tratta della Vipera Rossa di Dorne, che si dichiara convinto della sua innocenza e si offre come suo campione in un processo per combattimento.

• Capitolo 12 – Jaime
Jaime si trova nella Torre della Guardia Reale, e legge i passaggi del libro bianco che riguardano lui e Barristan Selmy; nonostante che ora sia il nuovo lord comandante della Guardia Reale, è costretto a rilevare la differenza che corre tra quei due resoconti: quand’era giovane desiderava diventare come Arthur Dayne, la Spada dell’Alba, ma in qualche modo ora assomiglia di più ai fuorilegge sconfitti da lui. Poi, affronta uno ad uno i suoi confratelli. Conosce da molto tempo due di essi, e li disistima profondamente: affida a Boros Blount il compito di assaggiatore dei cibi del re, e quello non è
capace di opporsi. Chiede a Balon Swann cosa sceglierebbe tra il suo sangue ed il suo re. Infine, chiede a Loras Tyrell di parlare con Brienne, prima di decidere se accusarla dell’omicidio di Renly.

• Capitolo 13 – Sansa
Invece di condurla a Grande Inverno, come Sansa sperava, la nave di Ditocorto la porta sul promontorio sulle Dita dove si trova la casa del Maestro del Conio. Lord Baelish le parla del gioco del trono e di chi ha ucciso Joffrey: è stata infatti la Regina di Spine, che ha utilizzato il veleno contenuto nella rete per capelli di Sansa. Per ottenere dalle persone ciò che si vuole, basta sapere quali siano i loro obiettivi. Lysa Arryn li raggiunge per sposare immediatamente Petyr. Ditocorto fa passare Sansa per la sua figliastra, Alayne Stone; quando Lysa parla con lei, le propone di sposare il piccolo Robert, quando lui sarà abbastanza vecchio e lei rimarrà vedova.

• Capitolo 14 – Jon
Jon si trova ferito e sfinito nelle stanze di maestro Aemon. Viene svegliato di soprassalto da alcuni uomini, che lo conducono davanti ai loro comandanti: si tratta di ser Alliser Thorne, un tempo odiato maestro d’armi di Jon, e di Janos Slynt. I due sono stati inviati dal Forte Orientale per difendere il Castello Nero in attesa del ritorno di Bowen Marsh; in virtù della loro carica, accusano il giovane di tradimento, per essersi aggregato a Mance Rayder e aver ucciso Qhorin il Monco. Come punizione, lo gettano in una cella in attesa di giudizio.

• Capitolo 15 – Tyrion
Nell’ultima giornata del processo, Tyrion ha una sgradita sorpresa: l’ultima testimone contro di lui è infatti Shae, che lo accusa a sua volta di aver complottato l’omicidio di Joffrey. Dopo questa testimonianza, Tyrion si offre di confessare, ma quando gli viene data parola richiede un processo per combattimento, con la Vipera Rossa come suo campione. Per gli accusatori si schiera invece ser Gregor Clegane. Prima del duello, Oberyn invita Tyrion a Dorne, per assistere Myrcella una volta che sarà stata incoronata. L’arma prescelta dal dorniano è una lancia, intrisa però di veleno. I due campioni si combattono colpo su colpo; quando Oberyn trascina a terra Gregor, Tyrion si sente ormai in salvo. La Vipera Rossa, però, invece di dare alla Montagna il colpo di grazia continua ad insistere perché
quello confessi gli omicidi di Elia e di Aegon. Purtroppo, però, pur restando a terra, ferito gravemente dalla lancia dell’avversario, Gregor riesce infine ad afferrare Oberyn e a trascinarlo in un corpo a corpo: confessa di aver ucciso Elia ed Aegon schiacciando la testa del principe con la sola forza delle mani. Tyrion è condannato, e viene trascinato nelle celle oscure.

• Capitolo 16 – Daenerys
Dany riceve notizie poco rassicuranti dalle città che ha conquistato. Si Astapor che Yunkai, infatti, dopo che lei se n’è andata sono finite nelle mani di nuovi tiranni e sono ripiombate nell’abominio dello schiavismo. Anche a Meereen, molti uomini da lei liberati ricominciano ad offrirsi come schiavi. L’ultima dei Targaryen convoca ser Barristan e ser Jorah, e parla con loro. Il primo, con umiltà, riesce a fare perdonare il proprio tradimento; l’altro dimostra solo orgoglio e continua a parlarle d’amore, e, pur a malincuore, al regina è costretta a cacciarlo (ma non ha il coraggio di farlo giustiziare, come le consigliano i suoi uomini). Ser Barristan si offre di raccontarle i segreti di Aerys e di Rhaegar, ma Daenerys rimanda quel momento. Dopo una notte di riflessione, decide di non muoversi da Meereen: finchè i suoi draghi non saranno cresciuti, resterà in città e ne sarà la regina.

• Capitolo 17 – Jaime
Jaime partecipa ad una seduta del Concilio Ristretto, in cui Delta delle Acque viene sottratta ai Tully ed assegnata invece a ser Emmon Frey, vengono perdonati i Westerling e addirittura premiati gli Spicer con il titolo di lord di Castamere. Jaime lascia la sala annoiato, ripensando a quando ha provato a duellare con il braccio sinistro contro ser Addam Marbrand, ed ha scoperto di non essere per nulla in grado di farlo; spera che Addam non lo riveli a nessuno. Uscito nel cortile, Jaime incontra gli uomini di lord Bolton che si stanno preparando a scortare una ragazza destinata a sposare Ramsay; la ragazza gli si presenta come Arya Stark, ma Jaime intuisce che non si tratta di lei. Nelle sue stanze, Cersei lo prega di rinunciare alla Guardia Reale ed accettare Castel Granito, come vorrebbe loro padre, ma Jaime rifiuta.
Infine, Jaime si reca da Brienne e, dopo aver parlato con Loras Tyrell, le rende la libertà. Non potendola usare lui stesso, regala alla donna la spada di acciaio di Valyria che suo padre gli ha donato: la spada si chiamerà Oathkeeper e le servirà per trovare Sansa Stark e proteggerla.

• Capitolo 18 – Jon
Janos Slynt convoca Jon per affidargli un importante incarico, con cui potrà riscattarsi e dimostrarsi fedele ai Guardiani della Notte: dovrà infatti recarsi da Mance Rayder con la scusa di una missione diplomatica ed ucciderlo. Jon accetta di malincuore. Mance non gradisce la sua visita, ma gli fa ugualmente la sua proposta: vorrebbe entrare nel reame per rimanere al riparo della Barriera; in caso contrario, minaccia di farla cadere suonando il corno di Joramun, che ha trovato sugli Artigli del Gelo. Jon vorrebbe tornare indietro con quella proposta, ma sa bene che Janos Slynt e Alliser Thorne lo riterrebbero un tradimento. Prima che possa decidersi, però, le sentinelle dei bruti avvistano dei soldati in avvicinamento, e Mance esce dalla sua tenda lasciando Jon con sua moglie (che sta partorendo) e pochi altri. Quando anche Jon cerca di capire da dove provenga tutto quel clamore, sente un solo urlo proveniente dai nuovi arrivati: Stannis, Stannis, Stannis!

• Capitolo 19 – Arya
Arya e Sandor si fermano in una locanda, dove incontrano alcuni degli sgherri di ser Gregor. Questi prendono in giro il Mastino e li trascinano in una rissa. L’uomo con l’aiuto di Arya, riesce a sconfiggere ed uccidere tutti e tre i soldati; in questo modo, Arya finalmente riesce a recuperare Ago. Sandor resta ferito nel combattimento, e nei giorni successivi è sempre più lento e bisognoso di cure. Arya vorrebbe ucciderlo nel sonno, per liberarsi di lui, ma quando Sandor si sveglia e le chiede di farlo, per risparmiargli ulteriori sofferenze, la ragazzina si ricorda del suo amico Mycah e si rifiuta. Arya prosegue da sola col cavallo del Mastino verso Saltpans, e lì trova varie navi attraccate al porto. Dopo aver venduto il cavallo, chiede al capitano della Figlia del Titano di portarla sulla Barriera, dove spera di ricongiungersi con Jon; i suoi soldi però non sono abbastanza, e per di più la nave è diretta a Braavos. Per vincere le resistenze del capitano, la ragazzino ricorda però la moneta di ferro che gli era stata donata da Jaqen H’ghar e le parole che egli le aveva insegnato: Valar Morghulis. Il capitano le risponde Valar Dohaeris e la accoglie sulla nave.

• Capitolo 20 – Samwell
Dopo l’attacco, gli uomini di re Stannis ormai occupano il Castello Nero. Mance Rayder è stato catturato; sua moglie è morta di parto, ma suo figlio è sopravvissuto e viene allattato da Gilly. È stato Jon a consegnare al re il corno di Joramun. Sam vorrebbe mandare Gilly alla Collina del Corno, facendo passare il bimbo di Craster per suo figlio. Ma c’è onore in una simile bugia? I Guardiani della Notte sono impegnati nelle votazioni per scegliere il nuovo lord comandante. Nelle prime votazioni sono in testa Cotter Pyke, comandante del Forte Orientale, e ser Denys Mallister, comandante della Torre delle Ombre, ma ad ogni nuovo scrutinio entrambi perdono voti in favore di Janos Slynt; anche Bowen Marsh, il primo attendente, si ritira in favore dell’ex capo dei mantelli dorati. Sam vorrebbe evitare la sua vittoria, ma esita di fronte ad una simile responsabilità.

• Capitolo 21 – Jon
Jon viene convocato al cospetto di Stannis e Melisandre. A differenza di alcuni confratelli in nero, Stannis crede perfettamente a ciò che Jon gli racconta: Jon infatti è figlio di Eddard, e benché quest’ultimo non fosse un suo amico Stannis è pronto a riconoscergli onore e sincerità. La sacerdotessa rossa parla al giovane della guerra dell’alba e della lotta che Stannis (Azor Ahai risorto) dovrà combattere contro gli Estranei. Per cominciare, intende sistemare i bruti nel Gift, per proteggerli all’ombra della Barriera. Per realizzare i suoi piani, però, il re avrà bisogno di un nord pacificato, cosa che potrà avvenire solo con il ritorno degli Stark. A questo proposito, dunque, Stannis offre a Jon la legittimazione e il titolo di lord di Grande Inverno, purché si voti al culto di R’hllor, rinunci ai Guardiani della Notte e sposi Val, cognata di Mance Rayder, che egli considera una principessa dei bruti.

• Capitolo 22 – Tyrion
Tyrion è chiuso nella sua cella, e attende solo l’arrivo di coloro che lo condurranno davanti al boia. La visita che riceve, però, è ben diversa: si tratta di Jaime. Lo Sterminatore di re ha deciso infatti di liberare suo fratello il giorno prima della sua esecuzione, servendosi dei passaggi segreti scoperti con l’aiuto di Varys. Quando Tyrion gliene chiede il motivo, Jaime è costretto a rivelargli il segreto che si è tenuto dentro negli anni: Tysha era esattamente quello che sembrava, non una puttana; era stato loro padre
a convincerlo a mentire, dicendogli che Tyrion un giorno lo avrebbe ringraziato. Il Folletto lo ringrazia con uno schiaffo e lo minaccia di ucciderlo, se mai si incontreranno di nuovo; poi, per vendetta, confessa l’omicidio di Joffrey, che non ha commesso. Trova da solo Varys, e percorrendo le lunghe gallerie riconosce una sala sotto la Torre del Primo Cavaliere. Nonostante la contrarietà del Ragno Tessitore, decide di salire i gradini che lo conducono fino alla stanza di suo padre. Lì, trova Shae nuda e in attesa di lord Tywin, suo nuovo amante; di fronte alla ruffianeria della ragazza, decide di ucciderla. Quando si trova di fronte a lord Tywin, poi, pretende che lui gli racconti cosa ne è stato di Tysha. Di fronte al suo continuo parlare di puttane, però, lo uccide.

• Capitolo 23 – Samwell
Sam si trova al cospetto di re Stannis, insieme a maestro Aemon e a tutti i candidati alla carica di lord comandante. Stannis fa capire loro chiaramente di volere che un comandante sia eletto al più presto, e di disprezzare Janos Slynt. Desidera discutere con il lord comandante sia del nuovo assetto da dare al Gift, sia dei castelli sulla Barriera, che intende occupare con i suoi uomini (tranne naturalmente i tre in cui ancora resistono i Guardiani della Notte). Dopo che gli altri sono andati via, Stannis parla con Sam e Aemon di ossidiana e della Portatrice di Luce; dopo averla vista, però, maestro Aemon si convince che la spada di Stannis non possa essere quella del mito. Per evitare che Janos Slynt sia il nuovo lord comandante, Sam spera di convincere Cotter Pyke e ser Denys Mallister a stringere un patto tra loro, ma entrambi si rifiutano di ritirarsi al cospetto del rivale. Poi Sam, con un’alzata d’ingegno, decide che c’è onore in una bugia, se detta a fin di bene: propone così ad entrambi di votare per Jon, mentendo sulle reali intenzioni di re Stannis e contando sulla loro inimicizia.

• Capitolo 24 – Jon
Jon si allena con cattiveria con alcuni confratelli, per scaricare la tensione da cui è stato colto da quando gli è stato proposto di diventare uno Stark. Facendosi il bagno, ascolta per caso una conversazione di ser Alliser Thorne, che sta facendo proseliti tra i confratelli in favore di Janos Slynt.
Poi, sempre incerto sul proprio futuro, ritrova Spettro; proprio il metalupo albino gli fa capire quale sia il suo destino: il rosso degli occhi dipinti sugli alberi degli antichi dei, non quello del fuoco di R’hllor. Quando torna nella sala comune con questa nuova certezza, scopre di essere stato proposto come nuovo lord comandante. Il fatto scatena la rabbia di Janos Slynt. Alcuni confratelli si pronunciano in favore del giovane. Prima del voto, poi, il corvo di lord Mormont sbuca dalla teiera dove vengono raccolti i voti, e va a posarsi sulla spalla di Jon, chiamandolo a gran voce. Il risultato è una valanga di voti in suo favore. Ora, da nuovo lord comandante dei Guardiani della Notte, Jon dovrà affrontare re Stannis.

• Capitolo 25 – Sansa
Sansa vive al Nido dell’Aquila, e cerca di fare di esso la sua casa. Ciononostante, sente una grande nostalgia per la sua famiglia e Grande Inverno. Proprio per questo, decide di fare un castello di neve che riproduca il castello di suo padre; Ditocorto la aiuta per gli ultimi particolari. La ragazza però può ammirare solo per poco la sua creazione: quando il piccolo lord Robert giunge nel cortile, infatti, distrugge il castello con la sua bambola. In preda alla rabbia, Sansa rompe la bambola di Robert, ed il bambino sviene. Ditocorto tenta di consolare Sansa e poi la bacia: non c’è nulla infatti che lo potrebbe rendere più felice. Quella sera Sansa viene convocata da sua zia Lysa, ed è convinta di doversi scusare per aver distrutto la bambola di Robert. Lysa invece ha assistito dalla finestra al bacio di Petyr, e rinfaccia alla giovane di volerglielo portare via; per punizione, la donna vorrebbe gettarla dalle Porte della Luna. Ditocorto interviene e protegge Sansa. Lysa confessa di aver sempre fatto ciò che Petyr le chiedeva: ha infatti ucciso suo marito, ed ha inviato il messaggio segreto a lady Catelyn. Dopo aver portato in salvo Sansa, Petyr getta dalle Porte della Luna Lysa, facendone ricadere la colpa sul cantastorie Marillion, lì presente.

• Epilogo
Merrett Frey è uno dei meno stimati dei figli di lord Walder. Da giovane una ferita alla testa gli ha impedito di diventare cavaliere. Poco dopo il suo matrimonio con una Darry, la caduta dei Targaryen ha travolto la famiglia lealista di lei. Una delle sue figlie è sempre stata di facili costumi, ed è rimasta vedova, per al gioia di tutti gli stallieri delle Torri Gemelle. Neppure il fatto che l’altra sua figlia sia andata in sposa a lord Bolton ha soddisfatto lord Walder: questi, infatti, aveva
promesso in dote il peso della moglie in oro, e Bolton di conseguenza aveva sposato la più grassa delle sue nipoti. Per le Nozze Rosse, poi, Lothar lo ha ritenuto capace solo di far ubriacare il Grande Jon, e Merrett ha fallito anche quel compito. Ora però si è presentata la sua occasione: la fratellanza senza bandiere, infatti, ha rapito Petyr foruncolo, infatti, terzo figlio di ser Ryman (erede delle Torri Gemelle), e Merrett si è offerto di portare loro il riscatto; spera in questo modo di conquistare la riconoscenza di ser Ryman. Quando giunge nel posto convenuto, però, scopre che i fuorilegge hanno già impiccato Petyr, e minacciano di uccidere anche lui se non darà loro notizie sul Mastino. Terrorizzato, Merrett confessa tutto ciò che sa, ma i fuorilegge lo accusano ugualmente per aver partecipato alle Nozze Rosse. A sostegno della loro accusa hanno una testimone d’eccezione: Catelyn, infatti, è stata riportata in vita dalle arti di Thoros di Myr. Anche Merrett viene impiccato.
 
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